L’ultima mano della semifinale A della Champions League NBL 2024 ha regalato momenti di tensione molto forti ed è necessario riavvolgere il nastro.
Quando mancava l’ultima mano da giocare, l’incastro di risultati tra il tavolo A e il tavolo B vedeva Franco Coletta e Giuseppe Barone in ballo per prendere l’ultimo posto per la finale. Giancarlo era l’ago della bilancia, poiché avendo la golden card in mano a quel punto sarebbe passato con qualsiasi risultato ma arrivando secondo attivava il miglior terzo, che sarebbe andato a Giuseppe, mentre arrivando terzo, Franco da secondo avrebbe preso l’ultimo posto.
La questione si snoda verso un grado ancora più esterno, quando a decidere tutta questa situazione già contorta è Nino Ferrara. Nino in quel momento era primo e certo ormai di essere in finale; non vi erano quindi condizioni che lo potessero coinvolgere in eliminazioni clamorose all’ultima mano.
Decide però di chiamare con una chiamata definita da molti come “debole”; ma alcuni in realtà la giudicano “ingiusta” e da qui la situazione in campo precipita. Si passa così a degli spiacevoli episodi dove le parole non vengono più calibrate e Daniele inveisce sul campo verso Nino. Si respira un’aria molto pesante e a farne le spese è in maniera diretta Franco, il quale si trova eliminato, perché Nino chiama Giancarlo, con una condizione di briscole decisamente forte, fattore questo che di certo ha contribuito a creare l’atmosfera cupa.
A fine partita Daniele in conferenza stampa post semifinale è ancora adirato e non usa mezzi termini; l’intervista è disponibile nella sezione 2024 e lui si assume la responsabilità di quanto sta raccontando ai microfoni. Si evince pure che la versione delle parole che Daniele ha usato in campo è molto peggio e quindi l’attacco sembra risulta insanabile.
Nino dal canto suo si dimostra sconcertato e dispiaciuto oltre che colpito da tanta veemenza usata nei suoi confronti. Prima della finale quindi si trova costretto a resettare il tutto.
Poi arriva il giallo dell’intera vicenda, dove entra in gioco la NBL: la NBL aveva comunicato che la chiamata sarebbe stata segnalata, ma Giovanni Nastasi comunicava che Daniele aveva già segnalato la chiamata ovvero aveva espresso l’intenzione di segnalare come da regolamento. A quel punto la NBL ha lasciato la decisione del campo che è avvenuta prima. Però la segnalazione formale, tramite l’apposito form ufficiale, non è mai giunta. Daniele confermerà che è stato dimenticato.
Una dimenticanza che la NBL non ha ben digerito in quanto Daniele ha acquisito un diritto secondo il regolamento, escludendo la NBL stessa di poter operare su una segnalazione che riteneva necessaria da fare.
Quindi formalmente Nino non ha nessuna chiamata segnalata pendente.
La diatriba tra Nino e Daniele si risolve con un lieto fine perché stando alle parole di Daniele ricevute in via informale qualche giorno dopo la Champions, parrebbe che Daniele abbia rivolto le sue scuse nei confronti di Nino che le avrebbe accettate. Daniele avrebbe ammesso che il tutto sia stato scaturito da qualche minuto di scarsa lucidità figlia del momento frustrante subito in campo.