FORMULA
E DATE

La Champions League 1999 si svolge a Linguaglossa. Questa è la prima edizione è organizzata in maniera estemporanea da un'idea di Giuseppe Barone, prima della fondazione della NBL. I giocatori sono stati scelti tramite convocazione, senza nessun criterio sportivo oggettivo.

L'edizione numero 1 non prevede nessun turno Preliminare. Ecco lo schema completo:


SEMIFINALI - 10 GIOCATORI (2 tavoli da 5, passano i primi due di ogni tavolo + il miglior terzo)

FINALI - 5 GIOCATORI


La Champions League NBL ufficialmente parte dalle Semifinali

LE DATE


SEMIFINALI CHAMPIONS LEAGUE NBL 1 GENNAIO 1999
FINALE CHAMPIONS LEAGUE NBL 1 GENNAIO 1999

FINALE NBL LEAGUE 1 GENNAIO 1999

CONVOCATI


SEMIFINALI

BENEDETTO AMATA
GAETANO PATANÈ
GIANCARLO STAGNITTA
GIUSEPPE BARONE
SERGIO BARONE

nd
nd
nd
nd
nd

TAVOLI E RISULTATI

I Tavoli delle Semifinali sono stati sorteggiati senza teste di serie o fasce. In grassetto i giocatori che avanzano al turno successivo.

Primo Turno Preliminare

FRANCESCO GULLO jr
LARISSA CHIAPPONE
VISSIA BARONE
MICHELE AMATA
VINCENZO SOFIA
+11
+7
+6
-12
-12

Secondo Turno Preliminare

DANIELE RAITI
GIANLUCA VECCHIO
FRANCESCO GULLO jr
FRANCESCO GULLO
NANDO BARBAGALLO
+13
+9

-6
-7
-9

FINALE CHAMPIONS LEAGUE

GIANCARLO STAGNITTA
GAETANO PATANÈ
nd
nd
nd

FINALE NBL LEAGUE

GIUSEPPE BARONE
nd
nd
nd
nd

LA PARTITA

CHAMPIONS LEAGUE

La competizione attualmente nota come Champions League NBL inizia tra la notte del 31 dicembre 1998 e la mattina dell'1 gennaio 1999.

Venne nominata semplicemente Champions e l'organizzazione fu casuale presso i locali dell’ex officina Patanè, oggi corrispondenti al civico 13 di via Pietro Bencivinni a Linguaglossa. Un aspetto molto importante, sicuramente meritevole di attenzione da parte nostra in quanto decisivo nell’evidenziare il clima goliardico entro il quale nacque l’evento in questione, è la giovane età dei partecipanti. A quel tavolo sedettero dieci persone la cui età andava dai 14 ai 20 anni! Si tratta di un particolare tutt’altro che irrilevante, soprattutto se a esso va ad aggiungersi una seconda considerazione, ovvero il fatto che anche dal punto di vista più strettamente tecnico molti dei giocatori erano allora particolarmente giovani. Quello che da allora in poi si evolverà fino a essere universalmente considerato come il nucleo storico, ancora oggi in parte all'interno della Federazione e dell’intero circuito professionistico, aveva infatti da poco più di un anno scoperto l’irresistibile fascino della briscola in 5, e anche coloro i quali all’interno del gruppo ne conoscevano già da tempo i rudimenti, soltanto in quell’arco di tempo relativamente ristretto avevano visto evolversi tale conoscenza da passatempo occasionale a rito collettivo e da lì a vero e proprio fenomen osociale.

L'intuizione decisiva fu quella di coinvolgere non 5 ma ben 10 giocatori. L'idea iniziale era quella di effettuare un torneo, non pensando ad un futuro sviluppo di questa formula. L’allargamento a due tavoli di gioco doveva servire, nel caso specifico, semplicemente a riempire una notte di capodanno che si avviava stancamente verso una monotona conclusione.

Nonostante il clima ostile, creato non solo dai presenti esclusi ma addirittura da persone che per cause di forza maggiore non avevano partecipato alla serata, l’idea di Giuseppe Barone venne comunque accolta con grande entusiasmo dai partecipanti e la gara e si svolse con il pathos che meritava. Poco ci resta della gara vera e propria, nessun documento scritto e soltanto vaghi ricordi di chi vi partecipò. Ovviamente si conosce il nome del vincitore che, come bennoto a tutti, fu Giancarlo Stagnitta, e di alcuni finalisti tra cui BenedettoAmata che proprio quella notte inaugurava una invidiabile serie di presenze in finale mai però culminate con un successo. Del gruppo dei cosiddetti “pionieri” che disputarono la prima finale della storia non può essere dimenticato il nome di Sergio Barone, da sempre tra i partecipanti più combattivi, mentre contro le previsioni ne fu escluso Giuseppe Barone. Colui che può in un certo senso può essere considerato il padre della competizione stessa dovrà infatti aspettare diverse edizioni prima di godere del diritto di sedere al tavolo più prestigioso, ma si consolerà vincendo la prima edizione del trofeo che accoglie gli esclusi dalle Semifinali, chiamato a quei tempi Coppa Uefa, NBL League oggi. Da quel freddo capodanno è passato molto tempo, ma al contrario di quanto sipossa pensare la Champions League come oggi la conosciamo non avverte il pesodell’età. Al contrario, quella che sembrava allora l’isolata iniziativa di una sera, è sopravvissuta ad anni difficili in cui sembrava destinata a rimanere intrappolata nella rete dei ricordi di pochi giovani sportivi.

REFERTI

CLASSIFICHE E LE STATISTICHE