Si sono concluse ieri sera le semifinali di Coppa di Lega 2025, con una partita tormentata che ha visto momenti di tensione in mezzo a minuti di confusione e caos.
Le due semifinali si basavano sulla somma dei punteggi di tre partite, indipendenti tra di loro. Sfide 1 vs 1 con il big match assoluto tra Daniele Raiti e Giuseppe Barone. Una sfida generazionale che ha visto Daniele vincere anche controllando. Continua il calvario di Giuseppe.
Simone Stagnitta domina due partite mentre alla terza rivive gli incubi della rimonta dello scorso anno; per poco Piero Pagano non commette lo scherzetto; arriva ad un solo punto di distanza.
La semifinale 1 ha visto le prime due partite monotone, con risultati che si sono di fatto decisi nei primi due incontri. La terza partita confermerà i pronostici ma non senza colpi di scena.
Il più clamoroso è quello di Gaetano Savoca, impegnato nel recuperare 24 punti su Giovanni Nastasi, trova alla prima mano una chiamata che un tempo sarebbe stata da 120. Ma qui arriva l’inghippo.
Chiama 115, il massimo possibile, è il terzo a giocare, ci sono già 4 punti sul tavolo, e Gaetano gioca altri 4 punti, sforando. Sul campo si pensava fosse briscola il seme giocato e invece poi il colpo di scena. Errore imperdonabile. Oltre il danno, la beffa: 10 punti di penalizzazione. La mano viene annullata da regolamento.
Gaetano comunque riesce a mettere sul tabellino molti punti grazie a dei cappotti che non fanno altro che aumentare il rammarico per una partita che poteva benissimo essere ribaltata.
Costa caro questo errore a Gaetano che esce quasi definitivamente dalla corsa alla qualificazione diretta in Champions tramite Ranking.
Il posticipo gestito è da Nino Ferrara che mette tra sé e Franco Coletta, che si innervosisce con Gaetano per una chiamata persa clamorosamente, un punteggio alto di protezione; non basta una tattica molto aggressiva in chiamata per Franco per riaprire i giochi.
Per Nino è la seconda finale consecutiva di Coppa di Lega.
Non c’è mai stata partita tra Francesco Vecchio e Claudio Barbagallo, col divario che si apre in partita 1 per continuarsi ad ampliare.