Ad accendere una nuova polemica potrebbe essere la giocata di Daniele Raiti nel finale di gara, quando mancavano poche mani alla fine, per una giocata al giro al buio.
Riavvolgiamo il nastro prima di tutto, in un girone che si presentava complicato, sotto diversi punti di vista, non primo quello organizzativo, ma che tutto sommato ha già messo in cascina 4 giornate.
Prima della quarta giornata Arturo Di Bartolo si presentava primo, affrontando Daniele nello scontro di cartello di giornata. La partita è stata molto equilibrata con i due molto offensivi, non lasciando per strada nessuna chiamata che si presentasse sulle loro carte.
Nonostante il finale regala un controcappotto subito da Daniele che ammorbidisce il divario tra lui ed Arturo, la sfida vinta da Daniele deve fare i conti con una scelta di Daniele Raiti che tanto, purtroppo, ricorda quella dello scorso anno, quando ammise candidamente di giocarsela da compagno, col suo avversario di posticipo, che era Giancarlo Stagnitta, nonostante non fosse ben accompagnato.
La chiamata di Arturo, molto debole per l’assenza sia di asso che tre ha messo comunque le basi per una sconfitta che sarebbe arrivata molto probabilmente lo stesso, ma la giocata di Daniele resta.
I dubbi aumentano se non altro per il precedente dello scorso anno, appena citato.
Daniele, rivale di Arturo nella giornata di campionato nella mano in questione era quello che in NBLstats+ definiremo Potential Compagno shift, ovvero in potenza nelle condizioni di poter trasferire il ruolo di compagno ad un altro, qualora avesse giocato secco.
Nell’altra sfida Claudio Barbagallo vince su Francesco Vecchio che ora si trova ultimo nella generale e a rischio concreto play out. Nino Ferrara in posticipo nell’ultima non riesce a prendere punti e resta a 3, anche lui coinvolto nella lotta play out, come lo scorso anno.