Sergio Barone spegne Giuseppe Barone, con un cappotto storico e clamoroso, quando ormai le speranze erano perse! Sergio segue così Giancarlo Stagnitta che anche oggi vince con una rimonta delle sue, fuori da ogni schema, nella seconda parte di gara, in posticipo. Vittoria che sa di salvezza per Daniele Raiti anche se ancora non lo è, contro Marco Stagnitta, che parte bene, ma nulla può contro una serie di mani sfortunate. Giuseppe esce così di scena dalla lotta Scudetto.Big match di importanza devastante per le sorti dei rispettivi campionati: Giuseppe vs Sergio. Oggi Giuseppe, non trova facilità di chiamata. La partita si sblocca alla terza mano, quando da compagno Giuseppe vince con Marco chiamante. Ancora da compagno Giuseppe riesce ad allungare due mani dopo; la vittoria della mano arriva a causa di un errore imperdonabile proprio del suo rivale, che da avversario non gioca i punti necessari per vincere la mano. Errore che potrebbe tagliare le gambe a chiunque, ma non a Sergio, che la mano dopo si presenta in chiamata con un 91. Prima si becca però una ammonizione, per un commento pleonastico sulla partita, in maniera ingenua. La vittoria è servita, ma la beffa è che Giuseppe vince con lui da compagno. Partita molto equilibrata con Giuseppe stranamente all’asciutto in chiamata, quando ancora Sergio, sembra voler approfittare di questo momento di stasi dell’avversario, e tenta un’altra chiamata, 81. Vuole ribaltare il -5 dal rivale, ma la mano va male; ci mette lo zampino Giuseppe che costringe Sergio a sprecare una briscola, e poi non può che arrendersi ad una sconfitta pesante, perché per poco non sfiorano il controcappotto. Giuseppe a +11, sembrerebbe tutto già scritto. Ma, vi ricordate quando nel precedente articolo vi consigliavamo di procurarvi dei rifugi antiatomici? Ecco, non ci sbagliavamo, ed è questo il momento di rintanarvi tutti dentro. Perché Sergio non ci sta, e le sue carte scalpitano troppo forte per tenerle a bada: chiama 101. E’ di fatto decisiva la prima mano, il giro morto. Giuseppe gioca il 3 d’oro, Sergio l’asso. Sfora. Quindi Marco ne approfitta giocando il re d’oro. Sergio chiama il 6. Lui e il suo compagno di fatto hanno tutte le briscole, ma non lo sanno. Ma si capisce subito o quasi perché Giancarlo, da miglior cappottista della storia della NBL, ne fa un altro, da compagno. Gestisce alla perfezione ogni giro con un cura e Sergio raccoglie il frutto del seminato! Un cappotto che ribalta completamente tutto! Adesso Sergio è a +13! Non c’è più niente da fare, non c’è più spazio per la fantasia, Giuseppe perde la partita e Sergio vola! Un Giuseppe inverosimilmente “trapattoniano”, in completa difesa oggi, senza una chiamata. Un Sergio “zemaniano”, all’attacco dall’inizio alla fine; ha sbagliato ma poi è stato ripagato con gli interessi dalla sua tenacia infinita!A questo punto Giuseppe è fuori dalla lotta Scudetto, matematicamente, come Daniel Nicotra.Marco e Daniele si presentano a questo scontro con una classifica non facile, specialmente per quest’ultimo. Esordiscono con un cappotto micidiale alla prima mano, ma sono entrambi insieme. Se ne avvantaggia comunque Daniele. Poi lui stesso da compagno allunga a +8. Marco risponde, è in partita: vince una chiamata a 81. Il distacco è -2 da Daniele. Ma questo sarà l’ultimo momento in cui i due saranno vicini perché da qui in poi una serie di mani obiettivamente sfortunate condannano Marco alla sconfitta. Il passivo è pesante, grazie ad un cappotto che lascia senza possibilità di risposta, a 91 con Giancarlo. Poi amministrazione pura per Daniele che trova 3 punti importanti in chiave salvezza, ma ancora non decisivi. Aggancia e supera Marco proprio grazie allo scontro diretto. Per entrambi bastano 3 punti per la certezza matematica nelle prossime due partite.I posticipi di Giancarlo non sono mai banali: il capolista della Serie A, si presentava oggi con un divario di +7 da rimontare su Giovanni Nastasi. Ma l’inizio è pessimo, perché subisce subito un cappotto. Ma caparbiamente alla seconda mano si riporta a -7 da Giovanno chiamando. Per tre mani non è protagonista e si riporta in negativo a -12 dal rivale. Sembra finita, come al solito, ma ecco che Giancarlo sfodera un vero e proprio marchio di fabbrica: il cappotto! A 91 disegna un cappotto con Daniele devastante! Pareggia i conti con Giovanni quando mancano tre mani alla conclusione. La mano dopo vince da avversario e inizia ad intravedersi un sorriso virtuale sul volto di Giancarlo. Ma sa che, con Sergio imbestialito in campo, niente è ancora deciso, specialmente quando proprio lui chiama 101! Ma per Giancarlo è l’apoteosi, da maestro del cappotto quale lui è, esegue alla perfezione gli emendamenti del manuale, e senza difficoltà vince da compagno, regalandosi di fatto un’altra vittoria, un’altra perla in rimonta. Con i cappotti di oggi, Giancarlo fissa nuovi record; supera il record che apparteneva a se stesso e Simone, eseguendo 12 cappotti in una sola stagione; è per lui l’8° cappotto da chiamante in stagione e così eguaglia il record in una singola stagione, che appartiene ancora lui; con questi due cappotti di oggi sale a quota 38 totali in carriera, come lui nessuno mai. Di certo importerà di più sapere a Giancarlo che lo Scudetto è maggiormente vicino, ma non ancora concluso.Per la lotta al titolo, la corsa è ora ristretta a 3: con Giancarlo e Sergio a quota 18 e Simone a 15 che da terzo incomodo deve sperare che Sergio non vinca tutte e due le partite che restano per tentare di riconquistare lo Scudetto dopo averlo vinto nel 2014. Per Sergio, due vittorie potrebbero non bastare, perché Giancarlo ha dalla sua lo scontro diretto. E’ anche vero che nella prossima giornata Giancarlo potrebbe anche vincere lo Scudetto con una di anticipo, cosa che con l’attuale formula non è mai successa; in questo caso basterebbe una vittoria di Giancarlo e la sconfitta di Sergio e Simone. I calendari di entrambi sono egualmente complicati, forse per Giancarlo un po’ di più.Per la zona retrocessione, Richard Cavallaro è ancora tenuto in vita da una possibilità, che arrivi insieme a Michele e Giovanni a quota 6 e sperare che il numero di chiamate vinte sia migliore.