La Redazione si trova indignata, sconcertata, ferita dalle parole di Giovanni Nastasi che, dopo l’articolo scritto dalla Redazione dopo la 1° giornata di Serie A, giocata lunedì scorso, ha innestato una polemica del tutto fuori luogo, con parole gravi che minano il concetto di libertà di espressione ma soprattutto minano la consistenza di quella linea di demarcazione che divide i giocatori, il campo e la Federazione, assumendo così il tono di alterazione della realtà, distruggendo il concetto di imparzialità.Dopo queste parole, la Redazione che si è trovata colpita ancora una volta, non è il primo caso purtroppo, deve a questo punto chiarire e far comprendere il meccanismo sempre complicato, che si nasconde dietro una macchina quasi perfetta chiamata NBL. Negli anni le accuse di “giornalismo di parte”, di articoli faziosi, di distorsione della realtà, di parti del sito che sarebbero state modificate ad hoc, accuse di cambi di codici di Statuto ad hoc, si sono perennemente accumulate, tra gravi, meno gravi, scherzose o meno.Si precisa che un qualsiasi articolo scritto in questo sito è redatto da un essere umano, in quanto tale, la notizia in questione volenti o nolenti passa attraverso gli occhi del soggetto, che per ovvie ragioni saranno diversi da altri soggetti. E’ impossibile pensare che due individui possano scrivere lo stesso articolo su una stessa notizia. Si vuole anche precisare che la NBL non cede in alcuna forma diritti di trasmissione o di cronaca, pertanto chiunque può scrivere qualsiasi cosa, su qualsivoglia piattaforma. La Federazione delega la Redazione da più di 5 anni per raccontare le gesta dei giocatori in campo e fuori e si propone come fonte di notizie ufficiali in materia di comunicazioni da parte degli organi della NBL.Pertanto, essendo possibile la libertà di scegliere, è anche possibile scegliere di non leggere le nostre notizie, di leggerne altre, o di scriverle di proprio pugno, con il proprio punto di vista.Detto questo è importante sottolineare che Giovanni Nastasi può dire qualsiasi pensiero ma nel momento in cui va ad intaccare e minacciare il nostro sforzo di imparzialità, si commette un errore gravissimo.Sul nostro sito sono presenti tutti gli articoli da sempre, pertanto è possibile consultare tutte le news precedenti e verificare se, con soggetti che da Giovanni vengono ritenuti influenzati dagli eventi, si siano mai stati fatti “favori di cronaca” o scritto parole o frasi che distorcono la realtà. Non riteniamo opportuno scendere nei particolari delle parole di Giovanni dette in queste ore perché totalmente false, inappropriate, assolutamente prive di fondamento; le sue supposizioni a forma di attacco verbale stiano lontano, nel rispetto di chi lavora.Potremmo infatti smentire ad una ad una le parole dette, andando a cercare tutti gli esempi passati, ma sarebbe totalmente fuori luogo, perché crediamo che il giocatore si sia accorto dell’esagerazione che ha trasmesso.E’ giusto però specificare che l’articolo iniziato a scrivere dalle ore 01:49 di martedì notte, mentre tutti i giocatori erano già da qualche ora a letto, a riposare, rispecchia fedelmente gli eventi, con il classico taglio giovanile e aggressivo che contraddistingue le nostre cronache da sempre. Piaccia o non piaccia i fatti sono stati descritti in maniera lineare e coerente alla realtà, e a distanza di giorni non emergono parole che possano urtare la sensibilità di alcun giocatore. La partita vinta da Giovanni è stata definita opaca, perché per i nostri standard, una vittoria avvenuta con una sola chiamata effettuata e addirittura persa sfiorando il controcappotto, un cappotto da compagno con una chiamata complementare (addirittura neanche asta effettuata), e una vittoria da compagno è di certo una vittoria che in altri articoli, con altri soggetti abbiamo commentato con aggettivi molto più negativi.La chiamata in questione, che secondo Giovanni non è un errore, viene descritta semplicemente come “discutibile” in quanto il giornalista non si è assunto la responsibilità di bocciarla in toto, considerando che alcuni (pochi) giocatori della Lega effettuano chiamate simili, anche se in condizioni migliori; condizioni che comprendono pure la tipologia delle proprie carte oltre quelle di briscola. La chiamata è ancor più “discutibile” e “azzardata” e “non nelle sue corde” quando la mano dopo, con carte nettamente migliori in mano secondo tutti i presenti in campo, non prova neanche a chiamare. E’ anche documentata la sfilza di eventi favorevoli fortunati che Giovanni Nastasi ha avuto nel 2014, quando con prestazioni opache ha avuto buona sorte affrontando avversari che si autoeliminavano con giocate a dir poco surreali, come quelle di Enzo Di Francesco e Alessio Musumeci.Infine queste frasi risultano davvero sconcertanti quando arrivano da un ex Presidente NBL, che ha lavorato in questi medesimi ambienti; Giovanni dovrebbe conoscere molto bene i meccanismi di pubblicazione, per giunta essendo stato anche lui editore di notizie, cronache e racconti delle partite, avendo firmato decine di articoli, ancora presenti su questo sito.La Redazione spera che ci sia un passo indietro netto da parte di Giovanni Nastasi, perché nessuno può comunque forzare i nostri ambienti su cosa dire e su cosa non dire, ma soprattutto è inammissibile scrivere “che i commenti sono palesemente personali”.