Domani alle 21:45 si sfideranno gli ultimi 5 campioni della Champions League, ma facciamo un salto nel passato per raccontare cosa rappresenta questo trofeo e come è stato vissuto dalla NBL, con aneddoti che molti di voi di certo non ricorderanno.
Nel primo anno della NBL si disputò la prima edizione di quello che era il torneo più esclusivo dell’intero circuito, il torneo riservato soltanto ai campioni della Champions League.
Per ovvi motivi, il torneo si può disputare solamente (almeno) ogni 5 anni. Il giocatore che riesce a vincere la Master Of Champions viene scritto di diritto nell’albo delle Leggende, il nome viene per forza ricordato per sempre tra i più grandi di sempre, perché capace di battere i campioni dei campioni, in una sfida dal sapore storico, che chiude di fatto un ciclo di stagioni. La partita viene giocata in una sfida secca, con 20 mani, per dare spazio a tutto il potenziale disponibile!
La prima edizione si svolse nel 2010 e vide coinvolti i giocatori che avevano vinto la Champions League anche quando ancora la NBL non esisteva.
Fu un’edizione di potenza mediatica mai vista: il primo match NBL descritto in tempo reale al pubblico di casa attraverso un Live Blogging. Per i tempi fu una novità a dir poco clamorosa.
Accanto a questa novità ci fu la pubblicazione di un Almanacco sportivo, che racchiudeva dati statistici della neonata NBL con curiosità e statistiche, e una sezione approfondita su quella che è stata la prima edizione.
Un volume di 50 pagine di strepitosa fattura che racchiude la storia della Briscola in 5 legata alla Champions League NBL, con approfondimento su quella che era chiamata World Cup
La prima copia fu regalata al vincitore, Giancarlo Stagnitta, con l’ultima pagina dell’almanacco stampata appena si concluse la partita, con la cronaca dell’evento.
Memorabile il momento della stampa dell’ultima pagina e la rilegatura, avvenuta in diretta, e la consegna insieme al trofeo.
L’edizione successiva si svolse 6 anni dopo, perché quell’eventualità tanto paventata si avverrò, con la doppia vittoria della Champions League consecutiva di Giancarlo Stagnitta.
Nel 2016 ci fu nuovamente lo scontro di gran livello tra Giancarlo e Andrea Sgroi, come nella prima edizione.
La grande novità dell’edizione numero due fu lo svolgimento della partita online. E si svolgeranno online le edizioni successive.
Non tutti sanno che la Master of Champions è stato il primo torneo con un trofeo in palio. Trofeo che è ancora tecnicamente nelle mani di Giancarlo. Purtroppo fonti vicine riferiscono di un deterioramento irreversibile dei materiali di composizione che ne hanno pregiudicato la stabilità architettonica, di quello che resta comunque un regalo offerto dallo scultore locale Gianluca Vecchio, che con passione ha ideato il trofeo. Gianluca fu l’ideatore della prima Mazza d’Oro.