Simone Stagnitta a fine partita ha voluto sottolineare con incredulità un risultato che lo vede ormai costantemente inseguire; in Champions questo è il suo quinto secondo posto in carriera.
Non si può dire che in Champions Simone non esprima il suo potenziale, visto che è ora il secondo finalista di sempre, sempre dietro Giancarlo, in coabitazione con Andrea Sgroi, entrambi con 10 finali in carriera su 16 partecipazioni.
I destini delle finali sono stati diversi però; mentre Andrea ha vinto 4 volte la competizione e Giancarlo come ben sappiamo 5, Simone nessuna. Può reclamare per 5 secondi posti, di cui uno storico, a pari punteggio con il primo, nel 2016, Francesco Vecchio.
Su questa ha detto: “Non riesco a capacitarmi come si possa chiamare 7 volte in una finale, vincerne 6 e non riuscire mai ad essere in testa alla classifica. Ma è successo. Dispiace ma al tempo stesso ho dato tutto quello che potevo.
Dalle mani da compagno è stata decisa la partita, con Giancarlo fortunato quando chiamavo io proprio lui.”
Un momento chiave è stato il controcappotto: “Ho valutato con estrema lucidità tutti gli scenari su quella mano e sapevo che con quella giocata o si vinceva una mano di fatto persa, o si prendeva controcappotto; è andata male ma lo rifarei; col senno di poi tra l’altro era forse l’unico momento per ribaltare punteggio e inerzia del match a favore di Giancarlo fino a quel momento”.
Infine Simone concede parole di rispetto verso Giancarlo, per questa vittoria: “Clamoroso ciò che sta facendo Giancarlo e ciò che ha fatto con questa vittoria numero 5; certo, con le carte che ha avuto oggi non poteva andare diversamente ma se si trova nel posto giusto al momento giusto un motivo ci sarà”.