La federazione ha fatto sapere che l’asta effettuata da Arturo Di Bartolo e Simone Berizia era meritevole di un avvertimento che è stato espresso con la segnalazione in campo effettuata da Simone Stagnitta e poi il Consiglio ha deliberato come giudizio di colore giallo. Procediamo con ordine e vediamo cosa è successo.
Siamo all’ultima mano della partita del Golden Match di Champions League NBL 2025. Giancarlo si trova in vantaggio ed è il primo ad iniziare l’asta con 81. Successivamente arriva Arturo Di Bartolo che alza l’asta a 82 e poi Simone Berizia a 83. Arturo Di Bartolo si fermerà a 85 mentre Giancarlo e Simone Berizia continueranno fino a 96 quando Simone Berizia uscirà dall’asta con 96 e Giancarlo concluderà con 97.
Giancarlo poi vincerà la mano e di conseguenza vincerà il girone e quindi vincendo la Golden Card. Il punto fondamentale è capire come Simone Stagnitta ha potuto agire con una norma che è stata modificata già da qualche anno e che permette di segnalare anche tentativi di asta.
Infatti la federazione sempre premurosa nel cercare di migliorare le condizioni di gioco e rendere per tutta la federazione, per tutti i giocatori, condizioni sportive idonee, ha considerato di includere anche le potenziali aste che poi non vengono effettuate, come chiamate, come passibili di segnalazione. Questo perché l’asta incide moltissimo sulla percentuale di vittoria della chiamata che poi il chiamante effettivo attuerà. Pertanto Simone Stagnitta ha segnalato entrambe le potenziali chiamate, nell’asta e il Consiglio federale ha analizzato la situazione. In questo caso ha espresso il giudizio giallo che intende ravvedere entrambi i giocatori da una situazione che all’ultima mano possa essere ravvisata in maniera non del tutto corretta.
La situazione da analizzare all’ultima mano è molto semplice dal punto di vista logico: quando i giocatori si trovano in svantaggio e la condizione è ultima per poter vincere una mano o una partita, è chiaro che il contrappasso per quel giocatore è nullo, ovvero scommettere senza rischio di perdere perché già il giocatore parte con la sconfitta in mano. Ed ecco quindi che la situazione viene analizzata in questo senso, il quale diventa quindi elemento aggravante nel complesso del giudicato.
Pertanto il ravvedimento di colore giallo invita i giocatori a centellinare e valutare oculatamente il rischio che resta sempre una parte importante e attiva del gioco che non può superare l’effettiva qualità della chiamata. È curioso come questo evento si sia praticamente avverato, il giorno esatto in cui viene pubblicato un articolo che manifestava, esaltava e evidenziava i punti di forza di Arturo Di Bartolo, il quale si è reso sempre sicuro delle sue capacità di discernere il rischio calcolato da quello azzardato. Quindi di fatto l’articolo resta anche premonitore in quanto ne evidenziava come la sensibilità di Arturo stesso fosse la matrice portante di questo sistema che aveva oleato durante tutta la Super League e che potesse essere esso stesso ritorto e contro laddove venga persa la lucidità o quella sensibilità.
La federazione tiene a precisare che il rischio è elemento attivo e portante del gioco ma si sottolinea come il confine estremo, ovvero l’azzardo, è un fattore non accettabile perché inficia il risultato che si sostiene su un costrutto di regole univocamente elaborato per garantire il principio di agonismo sportivo.