Va detto che sarà difficile capire con certezza quale sia stato il pensiero di Francesco Vecchio in quel momento ma è certo che è stato uno dei momenti più critici di questa Super League fino ad ora e ci si chiede se potrà esserlo per il destino di tutto il torneo 2023.
Quando mancano 2 mani dalla fine Simone Stagnitta ha ben 14 punti di vantaggio da Daniele Raiti, suo rivale di giornata; Francesco Vecchio è esattamente a pari punti col suo rivale che è Franco Coletta.
A questo punto nelle mani di Francesco Vecchio arriva questa potente chiamata nella quale mancano re, cavallo, 4 e 2; il resto è nelle sue mani. Chiude proprio Francesco il giro.
Prima di inoltrarci sull’andamento della chiamata occorre puntare il focus sulla strategia adottata da Francesco in questa scelta. Analizzando bene la chiamata, 111 può essere ragionevolmente fattibile purché il giro al buio vada in un preciso modo, ovvero che almeno uno tra cavallo e re esca. A quel punto sarebbe coperto per prendere ogni mano. Quindi il rischio è alto ma nel bilancio dei rischi tutto sommato è fattibile. Con 111 l’eventuale vittoria porterebbe a suo vantaggio +10 punti nella classifica della partita, e 5 al compagno: un distacco di +15 se Franco sarà avversario.
Viene a questo punto da chiedersi se, con un’altra mano da giocare, sia stato corretto rischiare così tanto visto il risultato parziale di pareggio, considerando che con 101 il potenziale distacco sarebbe stato +12. Ma paradossalmente si potrebbe giocare al ribasso in questo caso. L’unica via per spiegare in maniera logica è che Francesco si volesse mettere in sicurezza anche per l’ultima restante mano, vincendo a 111 con Franco compagno; in quel caso il vantaggio sarebbe stato solo +5. Insomma anche qui ci sarebbe da discutere, ma il ragionamento sarebbe complicato visti i diversi innumerevoli scenari possibili.
Tornando a ciò che è successo, il discorso appena fatto cade del tutto perché Francesco a fine mano dichiara di aver giocato per il cappotto: è questa la chiave della mano. Infatti ci eravamo lasciati descrivendo la chiamata di Francesco e facendo ora un passo in avanti, andando al giro al buio, ecco che “cade” solo il cavallo, rendendo quindi lo scenario della vittoria assolutamente fattibile. Basterebbe quindi che Francesco, da ultimo del giro, lasci prendere Soraya (col cavallo). Ma ecco che Francesco prende col 3 nel giro al buio: qui si complica tutto perché adesso il compagno dovrebbe avere un’ulteriore briscola per coprire tutti i giri. Il compagno è Daniele il quale ha solo il re e può difendere solo un giro. Alla fine a deciderla sarà il 4 che prenderà i punti sufficienti per far perdere la chiamata a Francesco come da previsione.
La domanda è quindi come mai Francesco Vecchio voleva assolutamente il cappotto a 111, considerando tutti i discorsi fatti prima sui potenziali vantaggi? Non c’è risposta logica.
Francesco recrimina con Daniele per non aver giocato il re al giro al buio ma è anche giusto dire che con una chiamata a 111 è lecito pensare e statisticamente è probabile considerando lo storico delle giocate nella NBL, che questo scenario spesso è conseguenza di una potenziale chiamata a 120 non fattibile per la mancanza di un liscio del chiamante. Daniele potrebbe quindi aver individuato questo scenario che lo avrebbe lanciato verso una rimonta clamorosa su Simone, che avrebbe completamente cambiato lo scenario della Super League. Daniele ha solo fatto delle valutazioni comprensibili. Francesco si è invece imbucato in vicolo cieco, scelta dopo scelta.
Tra tutti, il giocatore che ringrazia maggiormente è Franco che non perde il treno per il titolo ma attenzione anche al posticipo di Soraya: grazie a questa mano vinta da avversaria prende un punto nella generale invece che 0 e chissà che questo punto, in questa mano cervellotica e confusionaria, non possa essere decisivo per assegnare il titolo!
Intanto, l’unica certezza è che Francesco Vecchio è fuori dalla corsa Scudetto.