Si poteva arrivare alla conclusione in maniera diversa ma il destino ha deciso che il modo più spettacolare è quello della sfida a distanza tra i due mattatori della fase a gironi.
Daniele Raiti per il girone A e Gaetano Savoca per il girone B si giocano la partita che per peso e storia ha pochi paragoni possibili. Sicuramente perché è la prima volta nella storia che succede questo evento, ovvero assegnare un posto nella finale di Champions League prima delle semifinali ma anche perché appunto si parla di Champions, cioè il trofeo più importante al mondo nell’anno che festeggia la ventesima edizione.
Il loro cammino è pressoché identico e l’unica differenza l’ha fatta il dettaglio del secondo posto per Daniele contro il terzo di Gaetano nelle uniche volte dove non hanno vinto. Vincere di per sé, una qualunque partita di Champions è già un evento importante e prestigioso ma ripetersi per tre volte su quattro è qualcosa di clamoroso.
Entrambi stanno attraversando un momento di forma smagliante con modi di giocare e approcciare la Briscola in 5 del tutto diversa. Due filosofie a confronto, entrambe efficaci ma in maniera diversa. Un Daniele che arriva a questo appuntamento senza punti deboli se non forse il rischio di perdere se stesso dietro a troppi meccanismi di pensiero. Il suo gioco molto elaborato si muove su un sottile equilibrio che potrebbe anche ritorcersi contro. Dall’altra parte un Gaetano che ha trovato una fluidità di chiamata che prima non aveva ma che ha nell’essere compagno ancora il suo punto debole, un neo non trascurabile.
Le partite si giocheranno a porte chiuse, non potendosi disputare contemporaneamente e quindi sarà importante concentrarsi sulle proprie certezze. Parte con la certezza di avere 3 punti di vantaggio Daniele il che vuol dire avere il destino dalla sua: la vittoria ovviamente sarebbe sufficiente, mentre il secondo posto no, perché qualora Gaetano chiudesse con un’altra vittoria, a pari punteggio (44), varrebbe il numero di vittorie che penderebbe per Gaetano (4 a 3).
Gaetano quindi deve per forza fare meglio di Daniele: con una posizione meglio sarebbe in testa alla generale in maniera certa solo chiudendo la giornata primo; col secondo posto e con Daniele terzo si andrebbe a pari punti nuovamente (41) ma questa volta il fattore da vedere è il numero di mani vinte che al momento è perfettamente pari. Con due posizioni di distacco a favore, invece, Gaetano ha la certezza di scavalcare Daniele piazzandosi o primo o secondo o terzo. Non ci sono speranze invece se dovesse chiudere quarto o quinto.
Domani si giocherà la prima partita, quella del girone A con Daniele in campo e il risultato sarà segretato.