La 24 Ore di Briscola in 5 2018: il racconto ufficiale! La giornata, la rimonta, la vittoria e le polemiche! – NBL Official Site

A L’altro Royal di Linguaglossa va di scena la nona edizione de La 24 Ore di Briscola in 5, il torneo esclusivo della NBL! Ai nastri di partenza si ripresentano i campioni in carica, ma tutti divisi dal sorteggio Squadre.I 3 Carichi (I3C) sono tra i favoriti, con Franco Coletta capitano, Simone Berizia e Daniel Nicotra. Il numero uno del Ranking NBL, Giuseppe Barone, si trova con Znazan (ZNA), da capitano, seguito da Simone Stagnitta e Francesco Gullo jr.Il giocatore più titolato, Giancarlo Stagnitta, è capitano della NO PASS (NPA), con Nico Milazzo (l’unico esordiente di questa edizione) e Nino Ferrara. A detta di tutti una squadra che può sorprendere con Andrea Cerra capitano, è la ACG3; la squadra è completata da Giovanni Nastasi e Francesco Vecchio. Infine la squadra di Daniele Raiti, Banzai! (BAN) con Tonino Barone e Alessandro Lisi.I primi a scendere in campo sono Simone S, Berizia, Nico, Giovanni, Tonino. Le prime mani scorrono veloci e senza intoppi fino alla 10°, quando Berizia e Nico stampano il primo cappotto della giornata, a 101! E’ la prima mazzata della partita. Da qui in poi ZNA non andrà mai più in positivo e così clamorosamente Giuseppe, Simone e Gullo jr escono di scena. I3C e NPA sembrano eseguire il primo testa a testa, con Berizia e Nico. Tra la 30° e la 60° mano si è creata una spaccatura: NPA con Giancarlo, I3C con Daniel e ACG3 con Andrea Cerra, lottano per la testa, poi dietro uno sfortunato e pasticcione Gullo jr e un non entusiasmante Alessandro, creano un duo di coda che inizia a staccarsi.L’inizio di Franco per I3C è tra i più normali. Grande attesa per lui, per verificare se l’MVP dello scorso anno fosse stato frutto della casualità o meno. Il decollo di Franco parte alla 64° mano quando viene chiamato per ben 6 volte consecutive come compagno. Poi iniziano le chiamate e non si fermerà più. Porterà la sua squadra ad un punteggio spaventoso, superando quota 100 punti. L’unica squadra ad inseguire inizialmente è l’AC3 con Vecchio, capace in questa 24 Ore di rifilare 3 cappotti.Poi il cambio: esce Franco entra Berizia. Mai parole pronunciate da Simone B, furono più sbagliate. Con un divario di oltre 100 punti dall’inseguitore, “catenaccio e difesa a 5”.Alla mano 133 arriva un momento storico: Alessandro Lisi chiama 120! E’ l’ottava volta che accade nella storia, la terza durante La 24 Ore. Il compagno è Simone S, che beneficia di questo evento straordinario per risollevarsi leggermente. La squadra di Berizia inizia a sgretolare il vantaggio punto su punto, e complice il cappotto a 120 subito, e complice anche un’ottima rimonta notturna di Francesco V, la ACG3 riesce a riportarsi a soli 20 punti di stacco da I3C. Un nefasto Berizia lascia il posto a Daniel, che completa l’opera di annullamento del capolavoro di Franco. In circa 9 ore dilaniati oltre 100 punti.Da sottolineare una grande prova di Nico, all’esordio in questa competizione. Dalla mano 152 alla 191 porta letteralmente la squadra nelle prime posizioni. La sua NPA diventa la prima seria rivale della squadra di Franco. Nico chiuderà con un personale di +64, che in molte edizioni passate è stato sufficiente per portarsi la palma di migliore in campo, aiutato anche da 4 cappotti totali effettuati (6 in carriera).Il cambio avviene con Giancarlo in mattinata che fa quello che deve fare, ovvero portare in testa la sua squadra. Nottata in chiaro scuro per Giuseppe, che non riesce quest’anno ad incidere come nelle altre edizioni e la sua squadra galleggia tra l’ultimo posto e la vergogna. Francesco jr e poi Simone non incidono.In mattinata, alle prime luci dell’alba la situazione vede Giancarlo in testa, inseguito dal duo ACG3 e I3C. Completa le sue ore Nino Ferrara, che chiude in forte negativo, seppur in miglioramento rispetto alle scorse edizioni. Finisce le sue ore anche Giovanni che chiude con un mesto +2 personale. Decisiva la sua prova dietro le quinte per gestire due giocatori molto indisciplinati come Francesco V e Andrea C.E’ il momento dei capitani: Giancarlo in testa, poi Andrea Cerra e Franco ad inseguire, infine Giuseppe e Daniele per la quarta posizione.La partita sembrava ormai in pugno alla squadra di Giancarlo, con Cerra e Franco che si marcavano per la seconda piazza. Mentre quest’ultimi due restavano sornioni intorno a +25, ecco che Giancarlo crolla. Una serie di chiamate sbagliate, compagni non all’altezza e chiamate azzardate di Andrea, portano ad una situazione impensabile ad un’ora prima.A complicare le cose per la squadra di Franco, ecco un errore clamoroso dello stesso capitano della I3C, che sfora da principiante al giro morto, subendo una penalità che risulterà decisiva ai fini del punteggio!Ed eccoci all’ultima mano, la mano numero 271, che passerà alla storia nel bene e nel male. Giancarlo è primo con +3 da Franco e +5 da Cerra.Andrea chiama 91: a questo punto deve sperare che Giancarlo non sia il compagno e vincere ovviamente la mano. Lo stupore dei giocatori, degli organizzatori, dei tifosi e dei bambini di tutto il mondo, si manifesta in maniera eloquente, quando si scoprono le carte. La chiamata di Andrea Cerra è fallace. Ha tutti connotati per essere definita una giocata alla Di Bari. Infatti Andrea chiama a 91 senza asso tre e re. Il re viene giocato al giro morto, mentre asso e tre appartengono al compagno, Daniele. Con questa disposizione di carte, niente può togliere la vittoria ad Andrea Cerra che scavalca incredibilmente Giancarlo proprio all’ultima mano! Un risultato pazzesco, se pensiamo che la sua Squadra, insieme a Giovanni Nastasi e Francesco Vecchio, erano riusciti a tenere la testa della gara solamente in una breve parentesi il pomeriggio prima.Delusione e rammarico da parte di Giancarlo che accetta a suo malgrado una sconfitta maturata sotto i colpi di un Andrea Cerra che da lì a poco finirà sotto la lente delle accuse, proprio per le sue chiamate kamikaze.Lui stesso dirà che ha rischiato il tutto per tutto e forse oltre, sperando nella fortuna. Parole che ricordano di certo quello che fu un mantra per Domenico Di Bari, che si è poi separato consensualmente dalla Federazione dopo mesi di difficili rapporti.Partita che ha fatto riaprire un caso diplomatico oltre che una questione morale, che vede l’eterno dibattito tra i puristi della Briscola in 5, basata sul calcolo scientifico e statistico e i cosidetti “briscolari da circoli” che fanno del “tentativo a riuscire” (“tentativo a rinesciri”, letteralmente tradotto dal siciliano NDR) il loro unico schema.Il campo ha decretato inoltre Franco Coletta come migliore in campo e nonostante la penalità di 6 punti inflitti, ha sancito il record di punti per un singolo giocatore durante La 24 Ore di Briscola in 5.