La festa de La 24 Ore di Briscola in 5 è stata un successo: come ogni anno il rito della gara endurance di Briscola in 5 migliore al mondo si è concretizzato nel migliore dei modi.
A L’Altro Royal di Linguaglossa ad aggiudicarsi la quattordicesima edizione del trofeo è la Briscolafit (BRF) con una prestazione meravigliosa e storica di Andrea Sgroi, guidando così i compagni di squadra Nico Milazzo e Giovanni Nastasi al successo.
La vittoria risulta essere di notevole fattura grazie al calibro degli sfidanti, in particolare la Al-Briskollah (ABR) indicata tra gli esperti come la squadra più forte di sempre capace invece di sciogliersi nel finale dando il via al processo mediatico che in queste ore mette sulla graticola i tre fenomeni della NBL, Giuseppe Barone, Daniele Raiti e Giancarlo Stagnitta.
Andrea Sgroi, da campione del mondo in carica, è stato capace di trasformare le poche ore rimaste nel finale in modalità Champions e non c’è stato modo di arrestare la sua rincorsa: da -27 a +38, una rimonta dal valore astronomico di 65 punti in 60 mani. Dopo una notte per nulla facile, con un negativo personale pesante, Andrea è andato a prendersi il torneo. I suoi compagni di squadra hanno vissuto alti e bassi con Giovanni in particolare in grave difficoltà all’inizio, con una serie di errori imperdonabili che hanno condizionato la gara.
Se le aspettative erano tutte per ABR, dietro la partita è sempre stata equilibrata con ITALOBRISCO (ITB) capitanata di Simone Stagnitta, capace di recuperare con un’ora di grande briscola nel finale da un quinto posto che sembrava scritto all’inizio. ABR che addirittura si è affacciata per la corsa al titolo, ma solo una pallida illusione, in quanto Andrea Sgroi con Giuseppe Barone nel finale hanno ripreso le distanze con un cappotto.
La disfatta di BRF sarà ancora da analizzare: un inizio di livello con Giancarlo Stagnitta, unico tra i tre a concludere con un punteggio personale importante, poi un Daniele Raiti che sembrava essere quello dei giorni migliori. Giuseppe Barone nella notte non incide e poi Daniele addirittura vanifica il vantaggio accumulato nelle ore precedenti. È decisamente scarsa la sua performance nelle ultime tre ore. Il declino nelle ore finali con Giuseppe che impotente non riesce a reagire ai picconi di Andrea Sgroi che nel frattempo stava scalando la sua prima vittoria ne La 24 Ore di Briscola in 5. Si concede il lusso alla fine di strappare l’MVP della manifestazione, che era saldamente nelle mani di Gaetano Savoca, per le file della Squadra1 (SQ1). SQ1 che si è resa protagonista di due scivoloni che sono costati 16 punti nella generale: i primi 4 per uno sforamento di Soraya Savoca, poi altri 12 per un errore tecnico nell’ultimo cambio. Soraya infatti ha dovuto giocare 8 ore e mezza mentre Franco Coletta 7 e mezza. Franco che è apparso molto nervoso e il numero due del Ranking esce sconfitto da questa edizione, forse lo sconfitto in assoluto, considerando la sua grande esperienza alle spalle, la penultima posizione nei personali e l’ultimo posto in quanto a punti guadagnati nel Ranking. Una sconfitta in chiave Ranking che potrebbe pesare nel 2024.
Fuori dal podio, dopo il quarto posto di SQ1, ultima classificata c’è la Joeclandre (JCA): sulla carta una squadra attrezzata, con Claudio campione 2023, ma che ha visto sgretolare i sogni esattamente con Andrea Sgroi come avversario. Andrea Cerra, Simone Berizia e Claudio non hanno retto e hanno dato vita ad una drammatica discesa per motore in avaria, da +12 a -46.
Menzione finale per i due esordienti che militavano nelle file di ITB: Arturo Di Bartolo e Piero Pagano. Agli antipodi le due prestazioni con Arturo che ha dimostrato di essere molto più avanti del compagno di squadra, giustificando e non solo i premi ricevuti, come la stessa qualificazione alla Champions 2023 per nulla casuale. Grazie al suo +22 personale la ITB è riuscita a piazzarsi al terzo posto.