Questa mattina la Redazione ha ricevuto un comunicato da parte del Challenge of Record della Defender’s Cup, Simone Stagnitta, portavoce dell’organizzazione che, insieme a Daniele Raiti, attuale Defender del trofeo, sta lavorando alla nuova edizione. Il comunicato non lascia spazio a molte interpretazioni, anche se, va sottolineato, i dettagli della questione restano segreti.
Da alcuni giorni, DEF e COR sono in trattative con la NBL, ovviamente senza la partecipazione di Simone Stagnitta come membro del Consiglio, per evitare conflitti di interesse, per discutere la bozza relativa alla prossima edizione della Defender’s Cup. La notizia di oggi è che DEF e COR hanno espresso insoddisfazione riguardo l’andamento delle trattative. In un commento, Simone ha dichiarato: “Siamo ben lontani da un accordo totale e non vedo segnali positivi, tutt’altro. La situazione è in stallo, ed è altamente preoccupante, a causa dell’incapacità del Consiglio Federale di gestire una proposta ambiziosa come la nostra.”
Simone ha poi avvertito che il rischio di scenari imprevisti sta diventando sempre più concreto: “I tempi tecnici stanno raggiungendo un punto critico per permettere un lavoro serio. Siamo seriamente preoccupati che la nostra idea venga bruciata. Da un lato, vogliamo rispettare il regolamento, dall’altro desideriamo portare avanti le nostre idee. Non possiamo più escludere un piano alternativo; io e Daniele stiamo valutando di cambiare completamente formula, abbandonando l’attuale.”
In un passaggio ancora più forte, Simone ha lasciato intendere la possibilità di abbandonare l’organizzazione, scenario che avrebbe conseguenze clamorose: “Sappiamo che l’Agreement non prevede esplicitamente l’uscita dall’organizzazione, ma al tempo stesso non lo vieta. Si tratta di un’area grigia che potrei sfruttare per uscire da questa impasse. Mi dispiacerebbe per Daniele, con il quale abbiamo lavorato giorno e notte, curando ogni dettaglio con precisione.”
Le parole di Simone, a pochi giorni dall’annuncio della nuova Defender’s Cup, gettano ombre e sollevano accuse verso il Consiglio Federale. Le motivazioni dietro a queste dichiarazioni restano ignote, ma sembra che il muro eretto dalla NBL su alcune decisioni di DEF e COR stia diventando insormontabile, con criticità difficili da risolvere. Va ricordato che DEF e COR possono ricorrere all’arbitrato in questa fase, nel caso le proposte vengano rigettate, ma l’assenza di arbitrato fino a questo momento lascia pensare che ci possano essere ulteriori dinamiche nascoste.