Simone Stagnitta si conferma imbattibile in Coppa di Lega, lui che è il campione in carica, ha battuto Roberto Stagnitta e ha così agguantato la sua seconda finale consecutiva! Michele Amata vince su un Marco Stagnitta ampiamente sfortunato questa sera, in una partita decisa di fatto dalla prima mano. In posticipo Daniel Nicotra regala 10 punti di vantaggio a Salvo Stagnitta che ha l’opportunità di emulare Simone, tornando in finale l’anno dopo.Per Simone la partita si mette subito bene alla prima mano, quando è compagno in una chiamata a 101, fatta da Michele, conclusasi con un cappotto che non ha lasciato scampo a nessuno. Roberto sfortunato in questo frangente riesce a rifarsi parzialmente dopo, attingendo anche dalla fonte della fortuna; infatti, alla terza mano, per sua stessa ammissione, chiama per errore. Gli va bene solamente perché il compagno, Michele, è fornito molto bene. Simone però non si destabilizza e con la chiamata successiva a 81, vinta, porta il vantaggio a +12. Alla settima mano ancora Simone che non si accontenta del vantaggio, d’esperienza sfrutta ogni giocata, vince ancora chiamando. Nel finale Roberto infatti si riporta sotto. All’ottava mano, chiamando, accorcia lo svantaggio fino a 8 punti. All’ultima mano tenta il colpaccio, che sarebbe stato a dir poco clamoroso, in una partita dominata da Simone, chiamando a 91. Ma il compagno purtroppo per lui è proprio Simone, che come successe qualche giorno fa in Serie A, a risultato acquisito si rilassa troppo e commette una ingenuità che costa la mano a Roberto. Errore ininfluente ma che macchia di nuovo una prestazione che era stata perfetta. Per Roberto tanta sfortuna, nel momento finale soprattutto, resta comunque una prestazione gagliarda, ad eccezione del grave errore in chiamata. Simone quindi centra la seconda finale consecutiva, e potrà così difendere il titolo conquistato un anno fa. Michele va per la prima volta in finale, battendo Marco; senza dubbio il cappotto all’inizio della partita fatto a 101 è stato decisivo, un macigno per Marco che non è riuscito a digerirlo. Nonostante alla prima mano si sia trovato subito sotto di ben 24 punti, Marco gioca la sua partita in tranquillità e con grande maestria, mano dopo mano, rosicchia punti su punti. Dopo due chiamate e due giocate da compagno vinte, dopo la sesta mano, il vantaggio di Michele si è ridotto fino a 10 punti. Con 4 mani alla conclusione adesso è lecito pure pensare ad una rimonta clamorosa. Marco aspetta l’occasione giusta, quella del rilancio e del riscatto col destino, che come se avesse dato l’appuntamento arriva! Alla nona mano Marco chiama a 91, ma Michele rilancia l’asta. Alla fine Marco se la aggiudica a 95 ma ancora la mano è da vincere. Una vittoria riporterebbe Marco a -1, il che sarebbe clamoroso. Ma Daniel, al giro morto interpreta a modo suo le carte uscite, preferendo non giocare l’asso “secco”, che sarà poi chiamato da Marco. Questo di fatto diventa decisivo, perché Daniel non può difendere il giro scoperto e la sconfitta, per pochi punti, è servita. Michele può festeggiare. Scintille e polemiche per questa giocata nel finale che sfumano all’ultima mano, a nervi sciolti. Esce di scena quindi Marco, dopo una prestazione sontuosa, contro un Michele che quest’anno sta facendo bene e si trova per la prima volta in finale di Coppa di Lega!Daniel in posticipo è non pervenuto fino alla mano numero 6, quando inizia di fatto la sua partita con una chiamata, portando il suo risultato da -16 a -10. E alla fine sarà questo il suo risultato. La sua prestazione è discreta, se si considera che pesa sul suo risultato, il cappotto subito da avversario, ma non possiamo dimenticare l’errore sulla chiamata di Marco, che comunque, molto probabilmente non avrebbe influito sul suo risultato, poiché sarebbe stato avversario a quel punto. Ma restando ai fatti accaduti, adesso Daniel si trova ad un passo dall’eliminazione, contro Salvo, proprio lui che l’anno scorso lo battette in semifinale. Stesso copione? vedremo!