Claudio Barbagallo, uno dei finalisti della Defender’s Cup 2024, si presenta in conferenza stampa con una soddisfazione palpabile, ma anche con un chiaro realismo rispetto alle difficoltà incontrate lungo il cammino. Dopo un percorso non privo di ostacoli, Claudio si prepara ad affrontare quella che potrebbe essere la sua consacrazione definitiva nel mondo della Briscola in 5.
Alla domanda su come stia vivendo questa edizione del torneo, Claudio ha spiegato: “Sono soddisfatto di come sta andando il torneo, ovviamente, anche se il passaggio dalla semifinale alla finale è stato parecchio al limite; invece nei turni precedenti è andata molto meglio.” Un chiaro riferimento alla tensione vissuta nelle ultime partite, dove è passato come miglior terzo.
Nonostante Claudio abbia già raggiunto traguardi importanti, come la vittoria nella 24 Ore di Briscola in 5, lo ha fatto in squadra con Franco Coletta e Daniele Raiti. A tal proposito, ha ammesso: “Non ho ancora vinto un torneo da solo. La 24 Ore l’ho vinta con Franco e Daniele; la Defender’s Cup può essere un trampolino di lancio importante e l’occasione giusta per vincere il primo trofeo personale!”.
Un’altra questione sollevata in conferenza riguarda il suo rapporto con il gruppo, e Claudio ha ripercorso i suoi primi anni nella NBL, non nascondendo le difficoltà iniziali: “Sì, all’inizio ci sono stati degli attriti, che col senno di poi avrei potuto evitare. Sono entrato in un gruppo compatto, una famiglia solida, quindi è stato inevitabile scontrarsi. Però adesso la vittoria più grande è trovarsi dentro in piena armonia, dopo ormai 4 anni da quel burrascoso inizio.”
Infine, parlando del suo ruolo futuro all’interno della competizione, Barbagallo ha rivelato di aver inizialmente pensato di candidarsi come sfidante ufficiale, il Challenge of Record, in caso di vittoria. Tuttavia, il percorso lo ha portato a riconsiderare questa idea: “Queste due prime edizioni sono state molto simili e mi sono divertito. Prima di arrivare in finale, avevo pensato di candidarmi come sfidante ufficiale e avevo quindi un’idea precisa legata a questo ruolo; ma adesso, visto che c’è la possibilità di vittoria, le mie idee potrebbero essere riviste, considerando che il ruolo di Defender è diverso da quello dello sfidante.”
Claudio si trova dunque a un punto cruciale della sua carriera. La Defender’s Cup non è solo una finale per lui, ma un’opportunità per ridefinire il suo posto nel panorama della Briscola in 5, con uno sguardo verso il futuro che potrebbe includere un ruolo più centrale nella competizione.