Si chiude con le dichiarazioni del campione in carica l’insolita conferenza stampa della Champions League 2025. Giancarlo Stagnitta, ultimo a presentarsi davanti ai microfoni dopo il caso Coletta e le particolarità di questa edizione, non si sottrae alle domande e regala analisi lucide sul momento della NBL.
“L’orgoglio e la felicità di poter far parte ancora di questi eventi super” – esordisce il campione in carica, nonché pentacampione, mostrando da subito la sua classe nell’affrontare una stagione che per la prima volta nella sua carriera NBL potrebbe chiudersi senza trofei.
Sul secondo posto nella Super League dietro ad Arturo Di Bartolo, Giancarlo è netto: “Rammarico direi proprio di no, perché c’è stato un Arturo che veramente è stato sorprendente. Non ha perso mai un punto, quindi il rammarico non ce n’è”.
Ma è inevitabile tornare su quel clamoroso errore tecnico che ha condizionato il finale della competizione. “L’errore ci può stare, chi non sbaglia è di un altro pianeta, io sono di questo”, ammette con onestà. “C’è stata una poca concentrazione nel digitare il numero, la velocità e la voglia di giocare hanno portato a una distrazione. È partita una chiamata che non doveva, ma fa parte del gioco”.
Per la prima volta dalla nascita della NBL, Giancarlo rischia di chiudere una stagione senza titoli. “Non poteva continuare in eterno questa cosa. Sono stato molto fortunato negli anni, quest’anno è andata così. Ancora non è detta l’ultima parola, però non dovesse capitare, non sarà un dramma”.
Diverso il discorso per il possibile ritorno in vetta al ranking: “Sarebbe bellissimo tornare in testa, mi piacerebbe tanto. Anche per un solo giorno mi piacerebbe, ma non è un dramma neanche questo se non succede”.
Sul nuovo format della Champions Elite, Giancarlo svela la vera funzione del torneo: “La vera efficacia che ha questa competizione è prepararti veramente bene alla Champions. È un pre-torneo che ti fa arrivare già pronto, ti fa rompere il ghiaccio sulla tensione Champions”.
L’esperienza del golden match dell’anno scorso gli ha insegnato molto: “Ti dà un vantaggio enorme, però non ti fa stare tranquillo. Bisogna giocare come se questo vantaggio non ci fosse, perché il pericolo di essere inghiottiti è pazzesco. Lì c’è gente agguerita che non guarda in faccia nessuno”.
Sulle dinamiche interne della sua confederazione con Simone Stagnitta ora in testa, Giancarlo è filosofico: “Non ho mai guardato queste classifiche. Io ho sempre giocato per vincere, ma fondamentalmente per gusto, per piacere di stare in compagnia e per divertirmi”.
Ma è nell’analisi di Arturo Di Bartolo che il campione regala la perla della conferenza: “Arturo in questo momento è il giocatore da battere senza dubbio. Ci sono dei momenti della storia che identificano un giocatore come il più forte in quel momento, il suo stile si adatta al contesto storico. Ora è il momento di Arturo ed è sublime”. Continua poi: “È stato il momento di Daniele che sembrava imbattibile, come è giusto che sia. Questi grandi giocatori in certi momenti danno il massimo e li vedi come imbattibili”.
“L’importante è rimanere sempre nell’onda giusta che prima o poi può arrivare quella che ti fa alzare in alto” – conclude Giancarlo. “Presenza, costanza e mai paura di niente. La ruota gira e può capitare di essere lì nel momento in cui la fortuna ti bacia”.
La Champions League 2025 può iniziare: il campione in carica è pronto a difendere il suo titolo.
