Il campo ha dato la prima risposta, e lo ha fatto in maniera inequivocabile. Con la vittoria nella prima giornata del Girone Élite, il campione in carica ha raggiunto quota 12 match vinti in Champions League, consolidando ulteriormente il suo dominio nella competizione che conta. Un dato che fa impressione: dietro di lui, Daniele Raiti si ferma a 10, mentre con questa terza vittoria nei gironi in carriera ha eguagliato Daniele Reiti, Simone Sagnitta e Gaetano Savoca.
“È bellissimo, vincere è sempre bello, non me l’aspettavo oggi perché veramente ero un po’ stanco fisicamente, provato” – esordisce Giancarlo nelle dichiarazioni post-partita – “però è stata una bella partita, è andata bene, è stata buona, molto combattuta, ho avuto due belle chiamate, a 91, tutto è andato bene”.
Ma è quando parla del suo rapporto speciale con la Champions che emerge la sua consapevolezza: “La Champions non so perché, ma mi ispira, è un legame che non so spiegare, ma esiste. Non so perché, veramente, non me lo so spiegare perché queste partite poche, dove bisogna inventarsi qualcosa in poco spazio, mi riesce a gestirle. Forse quando si allungano troppo le mani, non è il mio campo”.
In Champions Giancarlo ha costruito il suo regno personale: 4 semifinali vinte, 5 titoli conquistati, e ora la qualificazione diretta al Golden Match dopo una sola partita giocata nel girone.
“Se non sbaglio, forse ho già accesso al turno finale, speriamo che sia così, se ho capito bene il regolamento” – continua Giancarlo – “sono veramente contento e cercherò di dare il massimo e far di tutto per poter vincere questo mini-torneo d’accesso alla Champions”.
L’obiettivo è chiaro: replicare il successo dello scorso anno, quando il Golden Match gli spalancò le porte della finale.