Abbiamo raggiunto telefonicamente Nino Ferrara, per farci raccontare le emozioni di questa sua prima vittoria, che in un certo senso ha scritto una nuova pagina di storia della Briscola in 5, per l’epicità e la passione delle ultime mani della 24 Ore di Briscola in 5 2017. Vi proponiamo per intero le sue parole:”Sono passati due giorni da quando La 24 ore di Briscola ha chiuso il sipario e a mente fredda posso fare un bilancio personale.È stato un torneo avvincente, ricco di colpi di scena; ogni giocatore ha dato il meglio di sé. Tanto entusiasmo per una manifestazione che risulta unica e degna di avere ogni anno il suo svolgimento. Per quanto riguarda la mia squadra cosa potrei dire? Quando si vince in questo modo contro i colossi della NBL ci sarebbe tanto da dire.Dal sorteggio la mia squadra ha sempre detto ‘dobbiamo vincere’. Per me era difficile arrivare a questo traguardo ma alla fine devo dar ragione. Credo che la rimonta notturna di Daniel sia stata la chiave del successo. Non era facile, ma ha costruito da solo un capolavoro e peccato che per un punto non abbia portato a casa il titolo di migliore in campo (senza togliere nulla alla prestazione perfetta del grande Franco Coletta che ha tirato fuori un gioco di attacco con giocate sorprendenti e che io stimo).Andrea Cerra ha iniziato il torneo con una carica pazzesca, una voglia di riscatto enorme. Ha fatto parlare il campo facendo vedere che la sua presenza a questo torneo ci stava tutta. Ha fatto una gara attenta, giocate sorprendenti ed ha aumentato il distacco sugli inseguitori lasciandomi a tre ore dalla conclusione con 18 punti di vantaggio…bravo!Infine io; tengo a precisare che l’ultimo posto dell’anno scorso mi bruciava, anche perché vedere Peppe Barone ultimo non capita sempre nei grandi tornei. Quindi volevo migliorare e l’ho fatto fin troppo bene. Ho giocato due turni diversi: nel primo turno sono partito malissimo tant’è che i primi punti li ho fatti dopo nove mani mentre poi ho gestito bene fino all’errore imperdonabile della chiamata a 120. Mi è crollato il mondo addosso, un errore che non farebbe neppure un principiante.Ho pensato che lì fosse finita l’avventura della mia squadra. Ancora oggi mi scuso per quel che è successo in quel frangente.Nel secondo turno c’era da gestire il vantaggio di 18 punti ed è stata battaglia. Avevo gli occhi di tutti addosso ed è stata una bella responsabilità anche perché il pubblico presente era pronto ad assistere alla ‘Remuntada’ Unico tifoso: Daniel. Daniel che nei momenti critici mi dava sostegno e coraggio: è un grande.Quando Peppe è arrivato a -3 mi sono gelato, ma poi delle buone carte e quella dose di fortuna che occorre in questi momenti mi hanno aiutato riuscendo ad aumentare il vantaggio e riuscendo a gestirlo fino alla fine!Devo ancora migliorare; ho fatto errori grossi scatenando malumori a Daniele, Tonino, e Gullo jr ma in 8 ore credo che sia successo a tutti. Alla fine W l’Araba Fenice.Arrivederci al prossimo anno! Grazie Andrea, grazie Daniel, per avermi regalato il mio primo torneo (prestigioso) della mia carriera.”