Prima di arrivare alla risposta che la Federazione espone in maniera ufficiale a Daniele Raiti, ripartiamo da più indietro, ricostruendo i fatti. Ad inizio novembre la NBL ha ufficializzato la formula per la 13° Edizione della Champions League, del 26 dicembre 2016. Immediatamente, Daniele Raiti ha manifestato il suo dissenso per mezzo di canali privati e pertanto la sua polemica è rimasta circoscritta in ambienti limitati. Durante la conferenza stampa post vittoria della Serie A, a domanda precisa, Daniele ha rispolverato i suoi concetti, ribadendo come la Federazione abbia gravemente sbagliato a lasciare spazio aperto alle Wild Card (le quali sono esenti da costrizioni particolari), il che sarebbe un controsenso rispetto alla politica adottata. La NBL accetta il punto di vista del giocatore ma vuole smentire un punto chiave che qualche minuto dopo, lo stesso Daniele, ha precisato: “Ribadisco il mio disappunto sulla scelta della Federazione. La mia critica non è tanto sulla scelta delle eventuali Wild Card; però se durante l’anno si dicono determinate cose, non si può arrivare a dicembre lasciando portoni aperti”.Innanzitutto la Federazione crede che le Wild Card in quanto tali devono restare aperte ad ogni possibile scenario; le Wild Card sono un punto di incontro tra il passato e il presente della Champions League, in quanto la competizione è nata totalmente ad inviti e negli anni si è plasmata ridefinendosi in termini competitivi, diventando quella che oggi è la coppa più importante del panorama mondiale. Le Wild Card sono oggi uno strumento affidato alla Federazione per garantire la massima espressione della Briscola in 5; permettono di mantenere un grado di libertà determinante e in quanto tale occorre lasciarle totalmente libere per ogni evenienza possibile.Ma in questo contesto, Daniele non ha criticato il ruolo delle wild card, bensì l’incoerenza, supponendo che sia inaccettabile arrivare a dicembre e scoprire che le Wild Card sono esenti dai criteri imposti quest’anno dalla Federazione. Ebbene, la Federazione si trova costretta a prendere una posizione importante, in quanto è sempre stata a favore della trasparenza battendosi per essa in ogni forma. A tal fine, la NBL precisa che già il 2 gennaio 2016, il giorno della presentazione ufficiale della nuova organizzazione della stagione 2016, ha scritto quanto segue: “Infatti da quest’anno in Champions potranno giocare solamente i giocatori pro champions, ad esclusione delle wild card.”Pertanto il ruolo che avrebbero svolto le wild card nel 2016, è stato già anticipatamente specificato onde evitare discussioni inutili su questo aspetto, nel nome della correttezza. Il 2 novembre è stato solamente ricordato quanto ciò era stato ufficializzato il 2 gennaio.E’ possibile leggere in maniera integrale l’articolo del 2 gennaio 2016 cliccando qui, e che viene riportato qui di seguito con un estratto: