Una riunione fiume, con l’Assemblea Straordinaria da una parte e il Consiglio Federale dall’altra, che agendo secondo le norme dettate dallo Statuto hanno discusso sulla proposta dell’Assemblea di annullare la sospensione perché violava i termini dello Statuto stesso della NBL.Il Consiglio Federale fa sapere quindi che la Commissione di Giustizia Sportiva, in secondo grado non aveva il potere di revisionare il caso, deviando la tematica dell’inchiesta. Il secondo grado doveva semplicemente revisionare il reato del ricorso, così come indicato dall’articolo 14 dello Statuto. Altro errore commesso dal Consiglio Federale è stato quello di comminare una pena in secondo grado, per la quale il soggetto interessato non poteva difendersi, essendosi esauriti tutti i gradi previsti, violando così l’articolo 14, comma 2, che prevede e assicura a tutti i tesserati il diritto di difesa.Inoltre il Consiglio Federale fa sapere che è stato commesso un ulteriore errore di forma, avendo comminato una sospensione dal Consiglio Federale stesso, piuttosto che dall’Organo di Giustizia; infatti, si apprende che il Consiglio ha assolutamente mal interpretato i poteri e i ruoli che esso svolge. Si precisa a tal proposito che il Consiglio Federale della NBL, da Statuto Ufficiale, è l’organo predisposto ad organizzare tutti i tornei, Regolamenti Ufficiali, Date, Convocazioni, Formule delle Competizioni, assegnazione punti Ranking, e tutto ciò che compete il lato sportivo di tutte le competizioni, compresa l’organizzazione di tutte le manifestazioni collaterali, a partire dal Gran Gala di Briscola in 5. L’Organo di Giustizia sportiva è solo una parte del Consiglio, predisposta per giudicare i casi di illecito e tutto ciò che riguarda la giurisdizione della NBL. Il Consiglio quindi ammette di aver travisato i due organi, creando così un errore di forma importante.Considerato quanto sopra, per il Consiglio Federale attuale, la sospensione inflitta è da considerare non valida, pertanto annullata. A breve Simone Stagnitta lascerà una dichiarazione in merito.