Ha cambiato il corso della storia, con una storia del tutto epica: Simone Stagnitta vince la Champions League 2025 ed è campione del mondo per la prima volta in carriera.
Il tanto atteso titolo è arrivato al diciassettesimo tentativo, costellato da 5 secondi posti, di cui 3 addirittura consecutivi in 3 edizioni di fila, uno di questi addirittura a pari punteggio con il primo.
La battaglia è stata vissuta in una finale epica con un livello clamoroso e tutti hanno preso la testa almeno per una mano. Grande rammarico per Giovanni Nastasi che comunque può raccontare un’avventura partita per sbaglio e conclusasi al terzo posto con un’asta folle all’ultima mano.
Ma ripartiamo di consueto dall’inizio della manifestazione e per Simone Stagnitta la giornata parte ben prima: dalla gioia del reparto maternità alle turbolente emozioni che solo la Champions può dare. Simone è stato in dubbio fino all’ultimo secondo, quando alle 15:28 arriva l’ok.
Puntuale in campo nel tavolo A con Giuseppe Barone, Gaetano Savoca, Daniele Raiti e Giovanni Nastasi. Al Tavolo B invece il campione uscente Giancarlo Stagnitta, Simone Berizia, Franco Coletta, Andrea Sgroi e il grande atteso Arturo Di Bartolo.
La semifinale A inizia subito bene a favore di Daniele che in poche mani si ritrova a gestire un primo posto ma nessuno riuscirà mai a prendere il largo e nessuno comunque si staccherà dietro rendendo la partita totalmente equilibrata in ogni scenario possibile. Non si va oltre il più 10, il massimo raggiunto da Giovanni nelle ultime mani, e da un minimo di meno 8 raggiunto da Gaetano e Simone Stagnitta. Prima parte di gara per Simone in negativo che sembra prendere l’ultimo posto e non riuscire a trovare i punti necessari per prendere la finale. A metà gara il cappotto di Giovanni con Giuseppe che spacca la partita ma solo a favore di Giovanni perché per Giuseppe la partita è ancora tutta da giocare. Ad un certo punto si trova anche lui primo insieme a Giovanni e quindi per lui le cose sembrano messe bene, ma una serie di mani non favorevoli da compagno e da chiamante alla dodicesima mano lo portano fuori dalla zona qualificazione. Risale nel frattempo contestualmente Simone che da avversario riesce invece a trovare i punti positivi. All’ultima mano tutti sono in bilico ad esclusione di Giovanni: una chiamata però più alta può distruggere anche il suo raccolto. Giuseppe a -6 tenta di conseguenza una chiamata a 81 e deve sperare che né Daniele né Gaetano siano i suoi compagni, e invece proprio Daniele è il suo compagno che ne approfitta con questi due punti ad andare a 0 e chiudere al terzo posto a pari merito con Simone e come minor terzo passare il turno. Quindi passano in finale Giovanni primo, Simone secondo e Daniele come ripescato, miglior terzo. Giuseppe quarto e infine ultimo Gaetano escono di scena.
Nel tavolo B un assolo di Andrea Sgroi decide il primo posto, un assolo che viene dalla seconda parte di gara quando sale in cattedra il quattro volte campione Champions Andrea. Partita sempre in negativo per Simone Berizia che nelle interviste è stato piccante. Partita da dimenticare per Franco, sempre negativo e chiudendo all’ultimo posto delle semifinali. Arturo a -5 esce di scena, a -6 Simone Berizia. Giancarlo nonostante il secondo posto e nonostante avesse vinto il Girone Élite non si scompone e non fa calcoli come al suo solito, e anzi con questo secondo posto fa passare Daniele che passa come miglior terzo. Giancarlo giocherà quindi la sua dodicesima finale.
Tutto pronto per la finale con i 5 finalisti che sono Daniele Raiti, Giovanni Nastasi, Simone Stagnitta, Giancarlo Stagnitta e Andrea Sgroi: un parterre clamoroso se pensiamo a Giancarlo 5 volte campione e campione in carica, Daniele primo nel ranking attuale con 2 champions all’attivo, Andrea giocatore che ha vinto 4 volte la champions ed è pronto a raggiungere nuovamente Giancarlo a 5. Giovanni e Simone, unici due a non aver ancora vinto la Champions.
La battaglia parte favorevole ancora una volta per Daniele, lo affianca Giovanni, gli altri sono tutti dietro e nessuno per adesso si stacca né davanti né dietro. A metà gara arriva il cappotto di Simone con Andrea al 91: è il primo dei due di giornata e questo è sicuramente un passaggio chiave. Andrea e Simone vanno per la prima fuga. Sembra una fuga ma poi attenzione a Giancarlo, mai domo, instancabile che cerca di non interrompere la striscia di vittorie consecutive di almeno un torneo all’anno che parte dal 2010. Così si ritrova a rincorrere da una posizione di ultimo a -8: con due chiamate, poi una mano vinta da avversario, ancora un’altra chiamata, Giancarlo segna quattro mani consecutive vinte che lo portano al terzo posto dietro ancora una volta Andrea e Simone.
Ma è qui che Giovanni cambia ancora le sorti con una chiamata 101: chiama Daniele dando un barlume di speranza ma senza cappotto per Daniele la situazione è critica. Si gioca la Champions per quattro giocatori: Giovanni, Simone, Giancarlo e Andrea sono in equilibrio precario con Giovanni e Andrea primi quando mancano tre mani. Quando mancano due mani chiama Simone a 91 tentando di conseguenza di rialzarsi e qui chiama Giovanni, il diretto avversario che vince. Quindi Simone scavalca solamente Andrea e si porta a una sola lunghezza da Giovanni: 8 punti per Giovanni, Simone a 7, dietro Andrea. Per Giancarlo a -1 è ormai troppo difficile ma non impossibile perché una chiamata a 91 potrebbe rimetterlo in testa proprio all’ultima mano e vincere la Champions League.
Quello che regala l’ultima mano è clamoroso perché Simone e Giovanni partono da 81 e concludono a 103. Simone vince l’asta ma deve ancora vincere la mano: è la mano più importante della sua carriera. Dall’altra parte il compagno trova un solidissimo compagno in Andrea che si rivela l’uomo chiave per la carriera di Simone in questa stagione. Dopo la complicità vincente da compagno di squadra nella 24 ore di questa estate, si ritrova nuovamente Andrea come compagno stavolta nella mano: un compagno solidissimo che non può fare altro che chiudere con un cappotto. Tensione a mille per questo momento storico però la partita era già decisa con le carte in mano e Simone vince così la sua prima Champions League!
È il momento storico che aspettava lui e tutta la community della Briscola in 5: una consacrazione della carriera che arriva quando ormai Simone stava per non crederci più, in una giornata in cui molto probabilmente poteva escluderlo per motivi familiari come detto. Invece lo ritrova adesso campione del mondo e con il primo posto nel ranking che sarà suo dal 27 dicembre: una cavalcata clamorosa per una carriera coronata che porta Simone tra i grandi della Champions League.
Alla fine si piazzerà secondo Andrea Sgroi per questo cappotto, mettendo Giovanni al terzo posto, Giancarlo chiuderà quarto e Daniele chiuderà quinto.