La nuova sfida della Endurance Cup vede in campo Giuseppe Barone e Giovanni Nastasi, una coppia che porta con sé il peso della storia della 24 Ore. Per la prima volta il capitano non sarà Giuseppe ma Giovanni.
Giuseppe ha iniziato chiarendo il suo approccio: «Sono molto felice di giocare questa competizione, mi piacciono le sfide basate sulla durata. È vero che qui non si parla di 24 ore ma solo di 6, però per me anche 3 o 4 ore online sono una passeggiata. da gara sprint. Ho fatto 20 ore dal vivo, non è un problema. Giocherò senza particolare tattica, più per divertirmi.»
Sul formato online non ha nascosto qualche perplessità: «Preferisco sempre i tornei in presenza, ma sappiamo che ormai in tanti casi si va in questa direzione. In ogni caso, il fascino resta. Avrei anche giocato da solo, ma ho piacere di condividere questa esperienza con Giovanni.»
E poi la precisazione: «Non si assegna oggi un trofeo, ma quando si gioca, si gioca per vincere. Sarebbe bello smuovere un po’ le acque in una stagione che io definirei negativa.»
Infine la novità sul ruolo di capitano: «Tengo molto al record di essere sempre stato capitano in tutte le edizioni della 24 Ore, ma questa volta è stata una mia richiesta specifica a Giovanni di prenderne il ruolo, per esigenze personali.»
Giovanni ha accolto l’investitura con serenità: «Sono molto fiducioso, sicuramente sarà un esperimento interessante. La squadra è fantastica, con Giuseppe ci sono garanzie. Metteremo in campo la nostra esperienza maturata nelle 24 Ore.»
Riguardo alla sua presenza ridotta negli ultimi mesi ha aggiunto: «La partecipazione alle amichevoli quest’anno è stata più scarsa, perché il tempo libero è sempre meno. Non è stata una scelta strategica ma una questione personale. Speriamo vada bene così.»