Dopo una lunga attesa e varie speculazioni, è arrivata la decisione di Daniele Raiti, Defender ufficiale della Defender’s Cup 2024, che aveva l’obbligo di scegliere una delle sfide ricevute.
Diverse proposte sono giunte sul tavolo e Daniele ha scelto: Simone Stagnitta è ufficialmente il Challenger of Record.
La scelta ha immediatamente suscitato dibattito, poiché Simone è uno dei creatori dei tornei NBL e molti si chiedono quale impatto potrà avere sulla competizione. Oltre a questo, vi sono anche questioni burocratiche legate alla natura giuridica della Defender’s Cup, l’unico torneo realmente “super partes”. Il Consiglio Federale ha già comunicato che Simone sarà completamente estraneo a qualsiasi ruolo decisionale in materia di Defender’s Cup sotto la veste di Presidente; il suo unico incarico sarà quello di Challenger of Record (COR).
Ora, il Defender e il COR devono collaborare, con la consapevolezza che l’ultima parola spetta comunque al Defender. Daniele ha confermato che è stato in contatto proprio con Simone e ha dichiarato: “Ho deciso di accettare il progetto ambizioso di Simone; sono convinto che ci attendono momenti molto belli e interessanti”. Non trapelano dettagli sui contenuti della sfida, che dovranno essere presentati al Consiglio Federale tra circa dieci giorni. Attualmente, il Consiglio è all’oscuro dei dettagli. Secondo alcune fonti, la bozza sarebbe già corposa, ma Simone non conferma né smentisce: “Posso solo dire che, vista la sfida tra noi due in finale, è stato quasi naturale che fossi io a sfidarlo. L’idea che vedrete era nata molti mesi fa e ci eravamo promessi di vincere il torneo per realizzarla; Daniele aveva detto che l’idea lo intrigava, ed eccoci qui”.
Simone ha poi voluto precisare un punto fondamentale: “Molti mi vedranno ancora come Presidente, ma, come ribadito dal comunicato ufficiale, per la prossima edizione sarò solo un giocatore, il COR, e io e Daniele lavoreremo insieme in questa direzione”.