Nelle precedenti edizioni i 5 finalisti della Super League sono sempre partiti con pochi punti di differenza tra primo e ultimo; quest’anno c’è la sensazione che i contendenti possono essere già 4: il ritardo di Giovanni Nastasi è sensibile e 6 punti, su un totale di 15 a disposizione sembrano oggettivamente insommontabili.
Soraya parte prima quest’anno e con 19 punti; nessuno mai era partito con questo quantitativo di punti e già questo punteggio potrebbe garantirle il quarto posto finale senza vincere neanche una. Scenario inverosimile ovviamente, visto che Soraya andrà a lottare per vincere il suo primo scudetto ma dietro ci sono i giocatori più feroci del momento, con Giancarlo a fare da capobranco, dopo un dominio clamoroso nella prima parte è stato costretto a flettersi nel finale di stagione regolare, lasciando dei punti preziosi sul campo di gioco. Un solo punto di distacco da Soraya è minimo ma che può risultare decisivo, come spesso accade in competizioni così tirate.
Gaetano Savoca è a 3 punti da Soraya e questo lo costringe dover per forza vincere lo scontro diretto per non perdere il treno Scudetto per inseguire quello che sarebbe il primo successo in carriera per Gaetano, ancora all’asciutto nella NBL.
E poi c’è il solito Daniele Raiti: possiamo dire che arriva alle finals a fari leggermente spenti, con 4 punti di stacco che sono un notevole gap da colmare ma con Daniele nulla è impossibile.
Per Giovanni la storia è diversa: è arrivato alle finals con un autentico capolavoro che lo ha visto vincere il posticipo e vedere gli avversari cadere come mele. Sarà alle finals ma la sua potenziale vittoria è quasi impossibile e forse per lui pensare ad un modesto piazzamento avrebbe più logica e gli concederebbe più razionalità per le scelte di gioco.