La Champions League 2023 per Soraya Savoca si è conclusa per adesso alle ore 23:24 di ieri sera, dopo un turbolento finale, che al netto degli errori clamorosi alla penultima mano, si è dimostrata non all’altezza degli standard offerti durante la stagione.
Abbiamo assistito ad un cambio repentino di prestazioni tra il campionato e la Champions e se c’era ovviamente da aspettarsi qualche difficoltà per la brutalità della competizione più importante al mondo, c’è anche da dire che un cambiamento così radicale era poco plausibile.
In Super League Soraya ha riscritto la storia con una serie di record che hanno lasciato di sasso il grande pubblico e circa un mese fa eravamo qui ad elogiare le gesta ma soprattutto la crescita che la giocatrice ha fatto in questo 2023. La striscia di partite senza sconfitte che ha eguagliato quella storica di Sergio Barone ha messo paura a tutti gli avversari che hanno affrontato Soraya quest’anno, Simone Stagnitta in primis, che ha vinto lo scudetto ma per farlo ha dovuto effettuare il record assoluto e storico di punti in campionato.
I numeri ci dicono che Soraya è passata dalla Super League chiusa con il 50% di mani vinte, con il 74% di chiamate vinte ad una Champions che la vede al momento con il 35% di mani vinte il 50% di chiamate vinte.
Di certo una fase a gironi di Champions storta non può e non deve pregiudicare ciò che abbiamo visto di buono fino ad ottobre e potrebbe anzi essere un punto di partenza per capire cosa è mancato, analizzando a freddo i momenti critici, le gestioni e le tattiche andate storte.