Un Sergio Barone profondamente abbattuto, quello che si presenta ai microfoni NBL a post gara, dopo una cocente sconfitta, arrivata in maniera incredibile. Ha lottato come solo lui poteva fare ma alla fine non ha potuto completare la contro rimonta, che stava eseguendo, dopo il terribile doppio cappotto subito da Daniel Nicotra.Non è bastato il record di 9 giornate consecutivamente vinte, a cavallo delle stagioni 2014 e 2015 di Serie A, per regalargli la gioia dello Scudetto. Già, perché proprio l’anno scorso, con una bellissima rimonta, è arrivato all’ultima mano, con la possibilità di giocarsi lo Scudetto, ma in quella occasione si dovette arrendere a Simone Stagnitta. Quest’anno lo scenario era diverso; si era presentato all’ultima giornata con un vantaggio notevole, e lo Scudetto dipendeva solo da lui.Dopo un inizio stupefacente di stagione, era arrivato allo scontro diretto contro Giancarlo Stagnitta, a punteggio pieno. In quella giornata poteva di fatto chiudere i conti con il campionato, ma il suo avversario ha avuto ragione, battendolo nello scontro uno contro uno.Così quell’ultima giornata, che ricorderà per sempre come la partita maledetta. Il suo avversario, Daniel Nicotra, si dimostra sportivo nei confronti del campionato, rendendo la vita di Sergio complicatissima. Quel doppio cappotto di certo farà storia, ma a Sergio di certo farà male, per molto tempo: “Ammetto che provo grande delusione, perché ho pensato di poter vincere lo Scudetto; ho giocato con grande aggressività all’inizio e sembrava che tutto andasse per il meglio.”Questa sconfitta non potrà però mai cancellare la sua immensa prova di carattere, che lo ha portato a rimontare a quella doppia scoppola che Daniel gli aveva inflitto. Una contro rimonta che sarebbe finita negli annali della Briscola in 5, se solo avesse avuto la possibilità di superare il rivale all’ultima mano, ma più di quello che ha fatto, umanamente era impossibile. Di certo mancherà pesantemente alla Champions League 2015, ma lo spettacolo deve continuare.