Simone Stagnitta, dopo la sentenza di primo grado, che gli ha visto tolto il Cappotto effettuato nell’ultima e tribolata mano, del quarto di finale di Coppa di Lega NBL 2014, ha effettuato ricorso per ripristinare il Cappotto. La Commissione di Giustizia Sportiva ha rigetto il ricorso e ha inoltre penalizzato lo stesso Simone per la gestione non lineare dell’ultima mano, che secondo alcuni giocatori è sembrata in conflitto con la carica di Presidente e di membro del Consiglio Federale che Simone ricopre.Qui di seguito è riportata la sentenza:”La commissione si è riunita e, dopo aver analizzato sia i dati documentali in possesso del Consiglio federale, sia la sentenza di primo grado dallo stesso già emessa, ha così deliberato:1) Per quanto riguarda l’attribuzione della mano vinta viene confermato quanto già deciso in primo grado, trattandosi di un caso espressamente e inequivocabilmente descritto dall’art. 25 del regolamento.2) Per le stesse motivazioni espresse in primo grado viene anche confermata l’esclusione di Francesco Vecchio dalla competizione.Il ricorso presentato da Simone Stagnitta, con il quale veniva richiesto anche il riconoscimento del cappotto viene invece rigettato in quanto anche questa Commissione ritiene che, pur essendo in possesso del numero di briscole necessarie ad ottenerlo, il cappotto necessiti di una conduzione precisa del gioco che non è prevedibile e certificabile solo dalle carte possedute. In particolare, a quanto obiettato nel ricorso stesso, si risponde che l’art. 25 parla di possesso delle briscole che rendano possibile prendere ogni mano ma non implica che tutte le mani vengano obbligatoriamente prese né può prevederlo.La classifica così determinata rimane confermata dopo la sentenza di primo grado ed è la seguente: F. Vecchio +4, G. Stagnitta +4, S. Stagnitta +3, A. Sgroi 0, E. Di Francesco -11.Di conseguenza viene confermato anche il ripescaggio di Andrea Sgroi in quanto perdente con il miglior punteggio, nel caso specifico 0 punti.Questa Commissione intende anche sottolineare come la gestione della situazione sul campo sia stata non regolamentare e viziata da incompatibilità, e, a tal proposito decide di comminare a Simone Stagnitta una sospensione di mesi 2 dal Consiglio Federale. Si propone, inoltre, al fine di prevenire eventuali casi simili in futuro, una revisione da parte della NBL della procedura prevista nei casi in cui sia possibile il ripresentarsi del vizio della incompatibilità.”