A pochi giorni dall’annuncio ufficiale da parte di Nando Barbagallo la Federazione espone il suo pensiero nella persona di Simone Stagnitta che ha voluto ricordare alcuni passaggi della sua carriera ponendo l’attenzione in ciò che Nando ha rappresentato per tutto il movimento.”Non si può dire che non me lo aspettassi, di ricevere il ritiro di Nando dalla NBL. Personalmente abbiamo avuto un distacco che è stato suppongo fondamentale per la sua scelta. Ma occorre precisare che il suo comportamento è stato del tutto poco chiaro durante questi anni. Ho sempre apprezzato la sua disponibilità nei confronti di questo movimento, ma ho sempre denotato un suo comportamento denigrante nei miei confronti. Questo mi ha dato parecchio fastidio. La conferma sono le diverse sanzioni disciplinari subite, e mi sto riferendo al Caso Amata, del famoso referto bruciato; alla mancata partecipazione della Confederations Cup 2015, quando non avvisò nessuno della NBL per comunicare la sua assenza a pochissimi giorni dall’evento mettendo in difficoltà i giocatori che dovevano giocare e la Federazione; non posso dimenticare la sua scheda elettorale che rasentava il ridicolo durante l’elezione della Mazza d’Oro 2014, quando preferì inserire in scheda Damiano Santapaola piuttosto che Giancarlo Stagnitta, fresco vincitore di Champions League.Ecco, quando riceverò il suo ritiro ufficiale, in quel momento penserò per prima cosa a questo: a quel voler prendere in giro me e la NBL, a questa sua volontà di rendersi despota e al tempo stesso volere essere partecipe. La stagione meravigliosa che ha vissuto lo scorso anno poteva sancire l’inizio, per qualcosa di nuovo, invece è stata solo la fine, la fine di un percorso comunque importante dal punto di vista sportivo, perché ha comunque vinto quella che è la massima competizione mondiale, la Champions League.Così, alla fine di questo suo percorso, occorre solamente scrivere la sua storia, per quella che è, con alti e bassi, con squalifiche e vittorie, polemiche e belle parole. Saranno i posteri a giudicare questa storia, di un ragazzo partito dalla periferia della Briscola in 5, che ha sgomitato per andare su, che ha toccato il cielo tutto d’un fiato, che non ha resistito alla troppa tensione e chi si è spento, ritirandosi dalla NBL. La sua ultima uscita pubblica si incastra perfettamente in questo contesto, dove è riuscito solo a dire terribili falsità, segno di un distacco evidente, di un ragazzo che non sa neanche le dinamiche della NBL, che non ha mai capito lo sforzo che c’è dietro questa Federazione. E’ una carriera maledetta, che deve essere comunque conosciuta, ed è così che la NBL sta realizzando uno speciale, per onorare comunque il ritiro ufficiale di Nando Barbagallo: un racconto che sarà a puntate, e che racchiuderà tutti gli incontri di Nando sui campi di Briscola in 5.”