Andrea Sgroi ha conquistato la sua seconda vittoria nella 24 Ore di Briscola in 5, la prima era arrivata nel 2023 con Briscolafit insieme a Nico Milazzo e Giovanni Nastasi, e questa volta con gli Ignoti 3 si è preso la scena in una finale al cardiopalma, decisa solo all’ultima mano. Per lui, che per anni aveva oscillato tra piazzamenti anonimi, cadute e rimonte, la 24 Ore diventa un terreno finalmente fertile, chiudendo un cerchio che in passato sembrava segnato da continui rimpianti.
La sua carriera nella maratona endurance era stata infatti segnata da più ombre che luci. Nel 2013 chiuse con un personale pari a zero dopo otto ore di gioco. L’anno dopo, da capitano de “l’ARGh!”, finì ultimo senza riuscire a sfruttare un numero importante di chiamate. Nel 2016 evitò il fondo della classifica, ma il suo bottino fu definito “scadente” e lui stesso ammise di non riuscire a incidere. Nel 2019 chiuse con un “-6 sterile”, senza riuscire a lasciare il segno. Nel 2022, tornato dopo un’assenza, con i CiGiAn non riuscì a risollevarsi. Nel 2024, da MVP in carica, non riuscì a confermare lo status e con i ICavDellaBriscola restò lontano dalle posizioni di vertice.
La svolta era arrivata proprio due anni fa. Nel 2023, con Briscolafit, firmò un parziale storico di +65 in 60 mani, ribaltando un -27 iniziale in un +38 che gli valse titolo e premio di miglior giocatore in campo. Quella vittoria lo aveva rimesso al centro della scena. Il 2025 gli ha consegnato la seconda affermazione in tre anni, confermando che la 24 Ore può essere un terreno in cui Andrea riesce a tirare fuori le giocate decisive.
Subito dopo la finale ha raccontato la tensione vissuta in quel momento, in quell’ultima mano decisiva, dopo 24 ore. “Pazzesco, emozioni incredibili. Seconda 24 ore, due in tre anni e non avevo mai vinto prima. Ci ho pensato fino all’ultimo su quale carta giocare in quell’ultimo giro al buio, anche perché avevo due secchi, asso e un due, e cavallo da solo. Il re, giocato da Franco di spade, mi ha convinto a scartare il cavallo di spade, perché ho pensato che una chiamata a 95 magari fosse più probabile farla senza cavallo e re che senza asso e re. Però è stato più istinto e anche un po’ di fortuna. Poi magari l’avremmo vinta lo stesso, però così ero molto più tranquillo.”
Ha spiegato che la decisione non era stata affatto scontata. “Stavo giocando l’asso di mazze perché Arturo aveva già scartato il re di spade. Quindi ci ho riflettuto e alla fine ho fatto quella scelta.”
Non ha mancato di ringraziare i compagni. “Complimenti a tutti. Giovanni non voleva giocare di notte, l’ha fatto solo per il bene della squadra, quindi c’è solo da ringraziarlo. Poi alle 24 ore si sa che è difficile che tutti e tre vadano bene. Qualcuno che faccia un punteggio negativo c’è sempre stato. L’importante è che gli altri due avevano fatto un buon punteggio e che Giovanni, nonostante il punteggio negativo, ci ha tenuto sempre lì, senza allontanarci dalla vetta.”
Sul finale di gara ha riconosciuto il valore degli avversari. “Franco ha fatto una gran rimonta, recuperare quasi 40 punti nelle ultime tre ore non è facile. Dopo le due chiamate al 91 un po’ di sconforto c’era, visto che erano andati otto punti avanti ed era difficile. Proprio per fortuna sono riuscito a fare due chiamate consecutive che ci hanno riportato lì punto a punto.”
La conversazione si è spostata inevitabilmente sul rapporto con l’NBL e sulla scelta di non iscriversi alla Super League 2025. “Ero in conflitto con il gioco online. Ho sempre detto, anche quando ho scelto di iscrivermi alla Super League, che nelle partite live se ci fosse stata la possibilità l’avrei fatto. Il gioco online mi ha sempre dato fastidio all’inizio. Il conflitto con l’NBL era dovuto al fatto che si dava troppo peso alle amichevoli e quindi al gioco online rispetto a quello che dovrebbero valere. Contestavo la scelta fatta sulla base delle amichevoli giocate, come ho già spiegato in passato.”
Nonostante la distanza dalla lega, ha confermato il proprio impegno nel progetto della Defender’s Cup. “Un progetto molto importante la Defender’s Cup. Senza amichevoli sarei addirittura tecnicamente fuori dall’NBL l’anno prossimo. Ma indipendentemente da questo risultato delle 24 Ore, l’amichevole per continuare il progetto con la Defender’s Cup l’avrei fatta.”
La sua carriera resta un mosaico di contrasti. In Champions League è il secondo giocatore più titolato con quattro successi, l’ultimo nel 2022, e dieci finali disputate. In campionato la sua storia è stata più irregolare, un quarto posto nella Super League 2020 e la decisione recente di non iscriversi nel 2025. Ha vinto due Coppe di Lega, nel 2016 e nel 2022, e una International Series nel 2010, oltre alla celebre edizione giocata sull’Etna nel 2013. Ha al suo attivo due Mazze d’Oro, l’ultima nel 2022. È stato spesso al centro di polemiche, dalle contestazioni sul sistema delle amichevoli alle critiche sul valore del gioco online, fino all’esclusione dalla Champions League dello scorso anno che ha segnato la rottura con l’NBL.
In questa cornice la 24 Ore 2025 segna per Andrea Sgroi una tappa di rilievo. La seconda vittoria in tre anni dimostra che, nonostante i conflitti e le distanze crescenti dalla lega, sul campo resta capace di interpretare il momento e prendersi la scena. Un successo che arriva nel mezzo di uno strappo ancora aperto con la NBL.
